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16 May 2012

Come ci hanno ridotto i politicanti italioti

Siamo messi male

I politicanti italioti ci hanno ridotto malissimo. Mentre si arricchiscono, ci portano alla deriva, verso il Nord Africa. Sono sotto choc. Presso la sede nazionale di Confcommercio a Roma, durante il convegno “Sciogliere i nodi per competere”, è stato presentato un Libro Bianco che “fotografa” lo stato di salute di infrastrutture e trasporti nel nostro Paese evidenziando i ritardi delle infrastrutture, della filiera logistica e dei sistemi di trasporto.

I dati che emergono dal documento sono allucinanti: il gap infrastrutturale rispetto alla Germania, negli ultimi dieci anni, ha fatto perdere all’Italia 142 miliardi di Pil; 50 miliardi è, invece, la perdita di ricchezza nel solo 2010 dovuta al divario infrastrutturale esistente fra le aree del nostro Paese. Inoltre, a oggi risultano ancora incompiute ben 27 opere infrastrutturali, alcune risalenti addirittura a 50 anni fa, per un valore di 31 miliardi di euro, mentre rispetto al Programma per le infrastrutture strategiche – valore complessivo oltre 367 miliardi – solo il 9,3% delle opere è stato portato a termine e quasi il 60% è ancora in fase di progettazione.

Vi basta? Dal Libro Bianco emergono note dolenti anche sul fronte delle risorse che il nostro Paese destina agli investimenti in infrastrutture: dal 1990 si è speso il 35% in meno, -34% nel biennio 2009-2011 e 18 miliardi già tagliati per il triennio 2012-2014. Quanto alle risorse comunitarie (Fondi strutturali e FAS) è utilizzato solo il 12% degli oltre 41 miliardi stanziati per il quinquennio 2007-2013.

La rete autostradale italiana negli ultimi venti anni è cresciuta quasi dieci volte meno di quella francese e addirittura venticinque volte meno di quella spagnola e se l’estensione della rete ferroviaria italiana (923 km) è inferiore a quella tedesca (1.285 km) ed è meno della metà di quella francese (1.896 km) e spagnola (2.056 km).

Le nostre città sono sempre più congestionate – soprattutto le grandi metropoli, come Milano, Roma e Napoli – e la velocità media all’interno dei maggiori centri urbani è di appena 15 km/h per scendere addirittura a 7-8 km/h nelle ore di punta,  quella di fine ‘700.

Stiamo morendo. Mentre qualche politicante dà la paghetta al figlio…

di Ezio Notte @ 23:51


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