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4 July 2012

L’inferno dei sinistri fantasma: le Assicurazioni dormono

Troppe truffe? Nessuno svegli le Assicurazioni

No, non parliamo delle Compagnie fantasma (truffe sulla base di Assicurazioni che magari esistono però non possono operare in Italia), ma dei sinistri fantasma. Stando all’Isvap (vigila sulle Compagnie), considerato il rilevante numero di segnalazioni che sta ricevendo dai consumatori, il fenomeno è in crescendo. Si tratta di sinistri mai accaduti, addebitati a ignari consumatori, che le Compagnie pagano ai presunti danneggiati, nell’ambito della procedura di risarcimento diretto, sulla base di richieste di risarcimento spesso assistite da dichiarazioni testimoniali in odore di frode.

L’assicurato molto spesso viene a conoscenza del sinistro solo al momento del ricevimento dell’attestato di rischio che riporta l’applicazione del malus. In altri casi l’assicurato, avvertito dalla propria impresa del sinistro del quale sarebbe responsabile, pur avendo disconosciuto il sinistro subisce la penalizzazione del contratto perché l’impresa ha comunque già provveduto a pagare la controparte.

Il fenomeno desta seria preoccupazione: il consumatore subisce l’ingiusta applicazione del malus. Ma è tutto il sistema a risentirne. Sinistri in fumus di frode, in assenza di adeguate iniziative di contrasto, vengono pagati dalle imprese generando una serie di costi impropri che fanno lievitare il costo medio dei sinistri e quindi il livello dei premi Rc auto, già molto elevati, che tutti gli assicurati sono chiamati a pagare.

L’Isvap ha più volte richiamato le imprese e da ultimo con la citata nota del 4 luglio a riaprire i casi di segnalazione da parte dei consumatori su sinistri fantasma, restituendo la parte del premio pagato per il malus non dovuto. Il vigilante ha richiamato inoltre le imprese ad adottare iniziative concrete per contrastare tale fenomeno, attivandosi tempestivamente sia nei confronti degli assicurati che dell’impresa di controparte e potenziando i sistemi di controllo della gestione di tali sinistri per evitare che i comportamenti fraudolenti di alcuni si scarichino impropriamente sui consumatori onesti.

Ma come: le Assicurazioni non dovenano tanto sbattersi contro le truffe? Le Assicurazioni non piangono sempre perché in Italia ci sono troppe frodi? Poi quando è il momento di scovare il furbetto, si tirano indietro: secondo voi, perché?

di Ezio Notte @ 22:49


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