it.motor1.com

8 December 2014

La riforma Rca della senatrice Vicari: i risultati saranno ancora drammatici

Rc auto, occhio a quella riforma...

I vari Governi che si sono succeduti negli anni hanno regalato alle Assicurazioni leggi su misura. Fra le varie misure ad hoc, ricordo solo l’abbassamento dei risarcimenti per le microlesioni fisiche, l’indennizzo diretto, l’abolizione sostanziale del rimborso del colpo di frusta se non provato da un macchinario. Adesso, manca il colpo letale, che ucciderebbe i diritti degli automobilisti e getterebbe sul lastrico 17.000 carrozzieri indipendenti: il risarcimento in forma specifica per buttare il danneggiato fra le braccia dei carrozzieri convenzionati (che devono lavorare alla manodopera imposta dalle Compagnie, con conseguenze terribili per la qualità delle riparazioni), e l’abolizione della cessione del credito ai carrozzieri indipendenti (ora, l’automobilista può farsi “difendere” dal riparatore, che sa trattare da par suo con la Compagnia, in un settore infernale come la Rca). A spingere ormai da anni in questa direzione c’è la senatrice Simona Vicari, sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico. Ci ha provato con il decreto Destinazione Italia, ma l’articolo 8 è stato stralciato dopo essere stato stroncato dalla commissione Giustizia, secondo la quale venivano pesantemente lesi i diritti degli automobilisti. Adesso ci riprova con un disegno legge. C’è di più: potrebbe anche provarci con un decreto. Uellalà, un decreto (che per natura è urgente) a saltare il Parlamento: e perché? Dove starebbe l’emergenza?

Se in passato quelle due disgraziatissime norme non sono divenute realtà, lo si deve in gran parte all’azione di Davide Galli, numero uno di Federcarrozzieri, nonché uno dei fondatori della Carta di Bologna: ha portato avanti anche una battaglia di civiltà e moralizzazione in questo Paese, che troppo spesso tende ad allontanarsi dalla virtuosa Europa del Nord per spostarsi verso derive pericolose (come la Mafia di Roma dimostra…).

Ma vediamo i risultati di tutti i regali fatti alle Assicurazioni negli anni, premettendo che c’era chi paventava riduzioni fortissime delle tariffe Rca.

Dunque, durante l’ultimo anno (1° luglio 2013-1° luglio 2014) le tariffe nazionali per i profili osservati presentano i seguenti andamenti: in media aritmetica, si riscontrano per i prezzi di listino variazioni comprese tra -1,1% (per il profilo tariffario relativo a un cinquantacinquenne con autovettura di 1.900 cc. alimentata a gasolio, con guida esclusiva e in classe Bonus-Malus di C.U. 1, massimale minimo di legge) e +6% (per il profilo relativo a un assicurato diciottenne con motociclo di 250 cc. in classe Bonus-Malus di ingresso, C.U. 14, massimale minimo di legge); in media ponderata, si rilevano invece variazioni comprese tra -6,9% (per i profili tariffari 1 e 5, relativi ad assicurati diciottenni, con autovettura di 1.300 cc. alimentata a benzina, in classe Bonus-Malus di ingresso C.U. 14, massimale minimo di legge) e -1,4% (per i profili tariffari 10 e 11, relativi a quarantenni con motociclo di 200 cc., in classe Bonus-Malus di C.U. 4, massimale minimo di legge).

Vivissimi complimenti. Non basta: su base nazionale, si osserva un livello medio dei prezzi di listino (media aritmetica) in diminuzione, negli ultimi dodici mesi, per tutti i profili osservati, tranne i diciottenni, per i quali le tariffe aumentano del 2%. Le variazioni sono comprese tra il -1,1% per il cinquantacinquenne con autovettura di 1.900 cc. alimentata a gasolio con guida esclusiva e in classe Bonus-Malus di C.U. 1, e il +2% per gli assicurati diciottenni, con vettura di 1.300 cc alimentata a benzina in classe B. M. d’ingresso (C.U. 14). Sul territorio le variazioni dei prezzi medi di listino presentano andamenti più differenziati, che appaiono meno favorevoli per i giovani ed i residenti nei capoluoghi centro-meridionali. A esempio, un assicurato diciottenne con autovettura di 1.300 cc in classe B/M d’ingresso (CU 14), ha visto, negli ultimi dodici mesi, la propria tariffa media aumentare di circa il 4% a Reggio Calabria e Palermo, province che hanno così raggiunto valori medi rispettivamente pari a 3.330 € e 3.026 €. Questa tipologia di assicurati raggiunge tariffe mediamente ancor più elevate a Napoli (3.573 €), mantenendosi su valori simili anche a Bari (3.250 €) e Roma (3.146 €).

Numeri che vanno letti così: se non fai mai incidenti, guidi in una città a bassissimo rischio sinistro, allora ti faccio uno sconticino. E qui si dovrebbe sentire che cosa ne pensano gli automobilisti rientranti in quella categoria: avete avuto una riduzione tariffaria? Per tutti gli altri, sono mazzate di morte: Rca costosissime. Al Sud, poi, sono tariffe che bruciano come il fuoco. Forza, aspettiamo la nuova legge…

di Ezio Notte @ 20:39


No Comments

È possibile seguire tutte le risposte a questo articolo tramite il feed RSS 2.0.


QUI Nessun Commento

Per ora ancora nessun commento.

RSS feed dei Commenti su questo post.



Ci scusiamo, i commenti sono al momento chiusi.