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5 December 2010

Multe al turista straniero in Italia: qualcuno ha dimenticato di sentire l’opinione degli autorevoli Comuni…

Il turista straniero che va piano in Italia? Mah...

Ecco cosa ci raccontano: oggi, il turista straniero in Italia guida come un pazzo scatenato, consapevole che la multa non gli arriva a casa. Non c’è un database europeo dove raccogliere le informazioni sul conducente straniero, e quindi diventa difficile se non impossibile inviargli a casa la sanzione. Ma in futuro tutto questo non sarà più così. Arriverà un database europeo da cui attingere informazioni per beccare chi va troppo veloce.

Automobilista.it nutre un paio di piccoli dubbi.

1) L’euro, la moneta unica, doveva portare benefici a livelli di ogni singola nazione. Al momento, ha causato sfaceli. Speriamo che il database europeo funzioni un pochino meglio.

2) C’è il fattore Comuni italiani che viene dimenticato. Facciamo finta che un turista tedesco vada a 80 all’ora in città. Coda deve fare il Comune che ha rilevato l’infrazione con l’autovelox per inviare a casa del tedesco, in terra di Germania, il verbale? Deve spendere un sacco di soldi. L’invio della contravvenzione costa: spese postali. Oltre a un minimo di ricerca sul database europeo: sicuri che basterà premere un pulsantino per far uscire il nome del tedesco, cui risalire grazie alla targa? Mah… Se i Comuni verificano che il gioco non vale la candela, e che le spese per beccare il tedesco sono superiori alle entrate (il pagamento della multa), state tranquilli che il germanico la multa non la vede neppure.

Altro discorso se la sanzione viene rilevata in autostrada. Lì entra in ballo la Polstrada, e la vicenda si fa più seriosa. Resta tuttavia da capire come riscuotere la sanzione se il tedesco non la paga o la contesta. In che Tribunale si discute la multa? Chi decide?
Insomma, noi di Automobilista.it ci andremmo piano prima di “sparare” che ora il turista straniero non può più correre lungo lo Stivale.

foto flickr.com/photos/dandechiaro

di Ezio Notte @ 00:01


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