it.motor1.com

4 January 2016

Truffe Rca: l’Ivass contro i comportamenti opportunistici delle compagnie assicuratrici

 

Rc auto: regna la confusione

Rc auto: regna la confusione

Questa è bella. Le  compagnie assicuratrici ci ripetono in modo ossessionante che le frodi Rca fanno schizzare in alto i prezzi delle polizze. Si va dai tamponamenti inventati ai colpi di frusta inesistenti, fino ai rimborsi gonfiati: un guaio che attanaglia soprattutto il Sud, specie Napoli e Caserta. Le truffe: ecco il cancro della Rca italiana. Ma poi, un giorno, arriva l’Ivass, l’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni, che fa crollare il castello di carta. Sentite un po’ cosa ha detto l’Authority il 30 dicembre 2015. Nel silenzio generale dei mass media. Perché quando si parla di frodi, si fa un titolo a effetto; se si ragiona su meccanismi più articolati, è panico e smarrimento.

Primo. Con l’approvazione del provvedimento numerio 42 dello scorso 28 dicembre, si completa l’attuazione della revisione regolamentare avviata nel 2014 allo scopo di rendere più efficiente il funzionamento del sistema di compensazioni previsto dalla Convenzione risarcimento diretto (Card)”. Che se non funziona, questo lo aggiungiamo noi, è per colpa delle assicurazioni. Non ci credete? Leggete il punto due.

Secondo. Parola all’Ivass: “È stato introdotto un sistema di incentivi o penalizzazioni che va a integrare il vigente sistema di rimborsi in base a forfait, con l’obiettivo di scoraggiare comportamenti opportunistici e rischi di scarso interesse a contrastare le richieste di risarcimento esorbitanti o fraudolente”. Vediamo. Chi mette in pratica “comportamenti opportunistici”? L’italiano medio, ladro di professione? L’assicurato italico, schifosamente propenso a fregare la compagnia? No. Le assicurazioni. E l’Ivass, chi mette nel mirino parlando di “rischi di scarso interesse a contrastare richieste di risarcimento esorbitanti o fraudolente”? Quella canaglia di automobilista che ruba? No. Le assicurazioni.

Terzo. “Il nuovo sistema, a partire dal 2016, e già con riferimento ai risarcimenti erogati nel 2015, creerà le condizioni per premiare le imprese più efficienti e, di converso, penalizzare quelle meno efficienti”, così si esprime l’Ivass. Compagnie meno efficienti. Be’, sarebbe carino sentir dire un giorno: “Automobilisti meno efficienti”. Invece, chissà perché, si ascolta il ritornello dell’automobilista che architetta le frodi.

Quarto. Le variabili sulle quali si basa il sistema di incentivi e penalizzazioni sono numerose. Anzitutto, il livello del costo medio dei risarcimenti: capacità dell’impresa di contenere i propri costi rispetto alle altre compagnie. Poi, la dinamica temporale del costo medio tra un anno e l’altro: capacità dell’azienda di ridurre progressivamente nel tempo i propri costi. Quindi, la velocità di liquidazione dei sinistri: la capacità dell’azienda di risarcire in modo veloce ed efficiente il proprio assicurato. Infine, “nel calcolo della velocità di liquidazione, si tiene anche conto dell’attività antifrode svolta dalle imprese nel senso che ritardi o mancati pagamenti causati da forti sospetti di frode non incidono negativamente sull’indicatore di efficienza”. Non ci capiamo più nulla: le assicurazioni, che accusano gli italiani di frodare, e che per questo alzano le tariffe Rca, adesso devono essere incentivate a combattere le frodi, o penalizzate se non le combattono. Che caos…

di Ezio Notte @ 18:42


No Comments

È possibile seguire tutte le risposte a questo articolo tramite il feed RSS 2.0.


QUI Nessun Commento

Per ora ancora nessun commento.

RSS feed dei Commenti su questo post.



Ci scusiamo, i commenti sono al momento chiusi.