28 November 2015
Disegno legge concorrenza: norme illegali sulla Rca, tutto quello che il Senato non ha bisogno di sapere
Il disegno legge concorrenza, così come passato dalla Camera al Senato, è un insieme di regole molto valide. Almeno per quanto riguarda la Rc auto. Perché avvantaggia l’assicurato. Sono norme a favore della concorrenza e della libertà: vedi qui. Ma alle assicurazioni non piacciono: volevano la versione originaria del ddl concorrenza. Che prevedeva due punti fissati nel contratto Rca.
Primo. Riparazione in forma specifica. Dopo un incidente, il danneggiato doveva andare dal carrozziere convenzionato con la compagnia. Così da tagliare fuori i carrozzieri indipendenti e regalare il mercato della riparazione Rca alle assicurazioni, ancora più di quanto oggi sia.
Secondo. Divieto di cessione di credito. Il danneggiato non poteva cedere il credito (vantato verso l’assicurazione) al carrozziere indipendente. Come invece accade oggi.
Entrambe le regole non erano obblighi ex lege, formali: il contraente firmava al momento della stipula della Rca. Se accettava quelle due clausole, aveva uno sconto sulla Rca. Però erano obblighi sostanziali. Con la crisi, le famiglie che non arrivano alla terza settimana del mese, metti lo sconto sul tavolo, sotto il naso, e questo non lo chiami obbligo? In cambio, i danneggiati accettavano regole che distruggevano la concorrenza (tutto in mano alle compagnie e ai loro carrozzieri convenzionati) e la libertà (il danneggiato non era più libero di optare per il carrozziere indipendente, di fiducia). In più, ne andava della sicurezza stradale: il carrozziere convenzionato era costretto a lavorare a un costo di manodopera bassissimo, in fretta e furia, a discapito della qualità della riparazione.
Adesso, al Senato, ci sono le compagnie che premono affinché vengano inclusi riparazione in forma specifica e cessione di credito. I senatori sono perfettamente consapevoli che quelle sono norme contro la concorrenza e la libertà. Un disegno legge concorrenza non può andare contro la concorrenza. Quindi, il mio articolo non è rivolto ai senatori, ma a voi lettori, perché possiate meglio comprendere la situazione.
Qualcuno punta a una regolamentazione contrattuale del risarcimento del danno in Rc auto. Impossibile. Con la polizza per la Rc auto, non si contrae una garanzia diretta per i danni; ma un’assicurazione per la responsabilità civile regolata dal Codice (articolo 1917) che copre obbligatoriamente (articolo 122 Codice assicurazioni) il proprietario/conducente di un veicolo per le conseguenze dannose che il mezzo può arrecare a terzi in occasione della circolazione.
Qualcuno vuole sottoporre il risarcimento del danno da circolazione stradale a condizioni e limitazioni contrattuali. Impossibile. L’obbligo di risarcire il danno non grava direttamente sull’assicuratore, ma sul responsabile civile che l’assicuratore si limita a manlevare dalle richieste del danneggiato. L’impresa paga direttamente il danneggiato non in forza di un contratto, poiché può anche non esserci alcun rapporto contrattuale tra danneggiato e assicuratore, ma paga in conseguenza dell’articolo 1917 del Codice civile. Senza contare che danneggiato può agire in giudizio direttamente nei confronti dell’assicuratore del civile responsabile.
di Ezio Notte @ 21:47
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Categorie: Assicurazioni, Rc auto
Tag: senato
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