it.motor1.com

6 July 2015

L’Ania preme sul governo Renzi: come reagirà l’esecutivo alle pressioni delle lobby assicurative?

Incidenti: vogliono pagarli meno

L’Associazione delle assicurazioni in pressing sul governo Renzi. “Secondo i dati dell’Ivass riferiti al 4° trimestre dello scorso anno – dice l’Ania – gli italiani hanno pagato in media, per assicurare la propria autovettura, un premio (comprensivo di tasse e oneri parafiscali) pari a 475 euro, ossia 40 euro in meno rispetto allo stesso periodo del 2013. Nel complesso, gli italiani hanno risparmiato un miliardo e 300 milioni per assicurare un numero di veicoli rimasto pressoché invariato. Allungando il periodo di osservazione, il premio medio è sceso del 15% da marzo 2012 a marzo 2015. Sono risultati importanti, determinati dalla riduzione del costo dei risarcimenti, che è stata prontamente trasferita sui premi assicurativi grazie alle politiche commerciali attuate dalle imprese”. Ma dov’è il guaio? “Se si vuole rendere strutturale il calo dei prezzi della Rc auto, appaiono necessari e urgenti nuovi interventi normativi volti al contenimento del costo dei sinistri. Vanno in questo senso alcune delle misure contenute nel disegno di legge concorrenza”.

L’Ania punta decisa sulle lesioni fisiche da sinistro: “Appare particolarmente significativa, innanzitutto, la norma che dà una definizione omnicomprensiva del danno non patrimoniale derivante da lesioni alla persona, garantendo certezza e omogeneità valutativa al risarcimento. La norma, peraltro, in applicazione del principio costituzionale dell’equo e motivato apprezzamento delle condizioni soggettive del danneggiato, prevede che il giudice possa aumentare l’ammontare del risarcimento tabellare del danno biologico nella misura massima del 20% per le lesioni lievi e del 40% per quelle gravi. L’effettivo impatto economico di queste importanti nuove norme dipenderà, ovviamente, dall’approvazione della tabella del danno biologico. Va sottolineato in proposito che sono più di otto anni che la tabella avrebbe dovuto essere approvata, in attuazione del codice delle assicurazioni, ma l’iniziativa è stata inopinatamente bloccata perché alcuni hanno sostenuto che i valori in essa contenuti fossero troppo bassi. In realtà, i valori economici della tabella per il danno biologico di cui così a lungo si è discusso sono inferiori del 10% rispetto a quelli applicati dal Tribunale di Milano. Ma sono di molto superiori a quelli in uso negli altri paesi europei e, soprattutto, sono doppi rispetto a quelli riconosciuti in Italia alle vittime di incidenti sul lavoro. Poiché l’attuale formulazione del testo non dà alcuna certezza riguardo ai tempi per l’adozione della tabella, chiediamo che sia approvata urgentemente quella che ha già passato il vaglio dei ministeri competenti e del Consiglio di Stato”.

E che cosa ci guadagnerebbero gli assicurati? “L’introduzione di tale tabella, infatti, nell’ambito della riforma del danno non patrimoniale, determinerebbe una significativa riduzione tariffaria per tutti gli assicurati. Non si può non sottolineare, invece, che il provvedimento in oggetto non affronta il problema della valutazione del danno da morte e dell’individuazione coerente dei beneficiari. In Italia, il valore unitario degli importi liquidati è quasi quattro volte superiore alla media europea e dieci volte più alto rispetto alla Germania. Non spetta certo a noi definire il valore della vita umana, ma occorre ribadire con chiarezza che a più elevati risarcimenti corrispondono, inevitabilmente, più alti prezzi delle coperture”.

In realtà, secondo l’Associazione vittime della strada i risarcimenti si dimezzerebbero.

L’Ania è insaziabile: “Il disegno di legge concorrenza contiene alcune disposizioni positive, ma riteniamo che siano necessarie misure più forti e significative. È da accogliere anzitutto con favore la proposta di attribuire valore probatorio in sede di giudizio civile alle registrazioni delle scatole nere. È positivo, inoltre, che il provvedimento preveda l’identificazione dei testimoni già al momento dell’apertura del sinistro. Per contrastare con maggiore efficacia le frodi sarebbe, però, necessario inserire nell’ordinamento la previsione della decadenza dal diritto al risarcimento qualora il danneggiato non presenti la sua richiesta entro novanta giorni dall’evento, fermo restando il termine di prescrizione di due anni nei casi di forza maggiore e di impedimento senza colpa. Tale previsione appare fondamentale per contrastare i fenomeni fraudolenti che sfruttano la lunghezza dei tempi a disposizione”.

A dire il vero, i danneggiati sarebbero meno tutelati: hai meno tempo per difenderti.

Conclusione in grande stile: “La norma, peraltro, non arreca alcun nocumento ai danneggiati. Infine, il provvedimento prevede la facoltà per le compagnie di proporre clausole contrattuali (ad esempio, l’installazione della scatola nera, il risarcimento in forma specifica e il divieto di cessione del credito) che, ove accettate, comportano il riconoscimento di sconti significativi. Il cliente, ovviamente, sarà adeguatamente informato – per ogni tipologia di clausola – sia degli obblighi da esse derivanti sia dello sconto cui ha diritto. Grazie alle puntuali informazioni ricevute, il consumatore potrà decidere se avvalersi delle specifiche forme contrattuali, ritenendo convenienti gli sconti a lui praticati”.

Certo che l’automobilista resta, sulla carta, libero di scegliere quelle clausole: ci mancherebbe altro. Ma viene spinto a scegliere quelle clausole, per evitare penalità pesantissime. Quanto agli sconti significativi, questo vuol dire tutto e nulla. Sconto su quale tariffa? E di quanto?

di Ezio Notte @ 14:16


No Comments

È possibile seguire tutte le risposte a questo articolo tramite il feed RSS 2.0.


QUI Nessun Commento

Per ora ancora nessun commento.

RSS feed dei Commenti su questo post.



Ci scusiamo, i commenti sono al momento chiusi.