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25 November 2011

L’Ania smentisce l’Isvap. E qui l’Isvap sbaglia di brutto

Una bella controreplica, no, eh?

In ogni maledetta occasione che l’Isvap (il vigilante sulle Assicurazioni) osa divulgare i dati orrendi dei rincari Rc auto, arriva l’Ania (le Assicurazioni) a smentirla.

Stavolta, l’Isvap aveva parlato di rincari con punte del 45% in due anni. Per l’Ania, invece, gli aumenti risultanti dalla raccolta effettiva sono stati nel 2010 del 4,8%, e del 5,7% nei primi sei mesi di quest’anno.

L’Isvap, così attento a trovare uno spillo fuori posto fra gli agenti assicurativi, resta sempre molle e passivo di fronte all’Ania. Mai una volta che ribadisca con forza la veridicità dei propri dati. Mai una volta che s’incazzi rispondendo per le rime all’Ania: “Perché mai i miei dati, basati su numeri che mi date voi Assicurazioni, sono errati?”

E poi, ogni volta, l’Ania dice che si devono contrastare le frodi. Ma perché l’Isvap non risponde che proprio le Assicurazioni sono flaccide di fronte ai truffatori? Perché non ricordare che le Compagnie fanno poco o nulla contro le frodi?

Ci andrei piano poi con la storia dei risarcimenti alti “per le lesioni fisiche sopravvalutate”, come dice l’Ania. Ma come fai a dirlo? Con quale metro misuri la lesione fisica, il danno psicologico, il trauma, il danno fisico che ricompare a distanza di anni?

Stendo un velo pietoso sul fatto che esiste “una concorrenza, anche molto accesa tra Impresa e Impresa”. Suvvia, Ania, parlare di guerra fra le Compagnie per chi fa il prezzo Rca più basso fa un po’ sorridere…

Ma tutte queste cose dovrebbe dirle l’Isvap. Non un blogger. Perché io sono un sognatore e un idealista, e non intendo credere al “solito teatrino all’italiana”. Neppure voi, vero?

di Ezio Notte @ 00:10


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