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25 June 2013

Rc auto, decreto “ammazza-risarcimenti”: il ministero della Salute che pensa?

Occhio al decreto "ammazza-risarcimenti"

Ricordavo qui che un decreto dimezzerà il rimborso assicurativo. Una delegazione di esperti dell’Associazione familiari vittime della strada, guidata dalla presidente Giuseppa Cassaniti Mastrojeni, è stata ricevuta al ministero della Salute sulla questione del decreto “ammazza-risarcimenti”. È una questione che mi sta a cuore perché parliamo di gente che perde un arto in seguito a un incidente (danno biologico): il decreto dimezzerà il rimborso. Ha partecipato alla riunione anche una delegazione dell’Ania, potentissima Confindustria delle Assicurazioni, in pressing affinché quel decreto venga approvato (è il suo lavoro, e non ho ragione per criticarla). Gli esponenti del ministero hanno manifestato sin dall’inizio una sintonia con le posizioni assicurative, richiamando una presunta correlazione tra risarcimenti e premi e tentando una ingiustificata mediazione al ribasso sui diritti fondamentali delle vittime. Cioè, secondo lorsignori, col decreto le tariffe Rc auto scenderanno parecchio. Inoltre, il ministero non ha voluto prendere atto che il decreto è superato dalla giurisprudenza e dagli atti parlamentari, sostenendo di fatto una prassi risarcitoria del tutto inadeguata. Nonostante ripetute richieste di chiarimento, il ministero non ha fornito alcuna indicazione sul percorso futuro del decreto “ammazza-risarcimenti”.

Ora, ecco qualche riga sulla discussione della mozione Colletti ed altri n. 1-00021 concernente iniziative volte a garantire un adeguato risarcimento a favore delle persone che hanno subito danni da incidenti stradali.

ANDREA COLLETTI. “Signor Presidente, sarò abbastanza breve perché il tema, alla fine, non è di difficile discussione. Avevamo presentato inizialmente due mozioni sul tema, che riguardavano l’adozione e la tentata approvazione che stava facendo il Governo precedente, e quindi il Governo Monti e il Ministro Balduzzi, in riferimento alle tabelle per i risarcimenti danni relativi alle gravi menomazioni, che sono quelle da dieci a cento punti di invalidità. Sappiamo tutti che la volontà del precedente Governo, purtroppo, era quella di fare un grandissimo favore alle lobby delle assicurazioni, e loro stessi, con gli schemi di tabelle, tendevano ad abbassare notevolmente i risarcimenti per i cittadini che avessero subito danni sia da incidenti stradali che da casi di malasanità. Ovviamente, questa mozione è stata immediatamente presentata per chiedere di ritirare questo decreto. Attualmente questo decreto non è stato ancora approvato, per fortuna. L’obiettivo nostro, come MoVimento 5 Stelle, nella predisposizione di questo mozione, è di cercare di orientare l’attività legislativa del Governo, che dovrà adottare un decreto del Presidente della Repubblica, verso l’adozione delle cosiddette tabelle di Milano.

Per chi tratta la faccenda è abbastanza notorio che le tabelle di Milano sono in uso in quasi tutto il territorio nazionale. Rispetto alle menomazioni lievi, queste tabelle risarciscono i cittadini che subiscono incidenti stradali e casi di malasanità, per importi quasi più che doppi rispetto a quanto previsto dal codice delle assicurazioni. Quindi, capiamo bene che per le assicurazioni si tratta di mancati introiti molto pesanti, ed è per questo che, dal nostro punto di vista, si sono fatte sentire molto forti le loro pressioni sul precedente Governo.

Ovviamente molti diranno che aumentare i risarcimenti porterà ad un aumento della RCAuto o delle polizze assicurative, ma abbiamo già visto che questa visione non è veritiera. D’altra parte le prime tabelle sono state adottate a seguito del codice delle assicurazioni del 2005, in cui c’è stato un notevole abbassamento, come dicevamo, della metà dei risarcimento per le lievi menomazioni, che sono poi i risarcimenti preponderanti in questo ambito. Ebbene, le polizze, come purtroppo sappiamo tutti, sono aumentate notevolmente dal 2005 in poi, e allora tutto quello che dicono l’ANIA e le varie lobby risulta falso, risulta capzioso. Quindi dobbiamo in primis ragionare su quello che questa Aula vuole fare. Questa Aula vuole essere dalla parte dei cittadini, dei consumatori, dei disabili, di coloro che subiscono danni, oppure vuole essere dalla parte delle lobby delle assicurazioni?

Ed è certo che questi risarcimenti non potranno mai riportare indietro, a quella che era la vita precedente, queste persone. Però, visto anche l’abbassamento dei fondi per la non autosufficienza, l’abbassamento dei fondi per la disabilità, il fatto che comunque sulle pensioni di invalidità adesso si sta avendo una stretta molto forte – per quanto riguarda le pensioni di invalidità si sta avendo oltretutto un innalzamento della soglia minima per accedere a queste pensioni –, allora forse l’evidenza della giustezza di questi risarcimenti prende vigore.

E allora, con questa mozione, in cui noi chiediamo al Governo, nel suo schema di decreto del Presidente della Repubblica, di adottare le tabelle di Milano – che sono già state adottate, possiamo dire, dalla Corte di Cassazione, la quale ha chiesto che vengano adottate da tutti i giudici della penisola, perché le ritiene le più giuste –, l’adozione di questo decreto del Presidente della Repubblica potrà portare davvero giovamento alle persone più deboli, a quelle di cui magari spesso ci scordiamo in questa Aula, o nelle stanze del Ministero, adottando magari decreti e decreto del Presidente della Repubblica, perché delle pressioni indebite sul funzionamento del Ministero sono troppo forti”.

Chissà se al ministero della Salute c’è stato qualche sussulto oppure è sempre calma piatta…

di Ezio Notte @ 00:00


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