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2 January 2012

Anno 2012. Giudice di pace, ricorso contro una multa: automobilista strangolato. Regalone del Governo ai Comuni

Paga maledetto, paga

Altro giro, altro strangolamento: venghino signori automobilisti, venghino. Nel 2012, sarà più difficile dare ricorso al Giudice di pace. Chi prende una multa deve morire: non solo la tassa da pagare allo Stato per ricorrere (una prima mano al collo del cittadino, che già c’è da tempo), ma pure un Decreto “Salva Italia” che soffoca ancor più il guidatore. In che modo? Semplice: l’articolo 13 del Decreto legge 22 dicembre 2011, numero 212 fa una bella modifica all’articolo 91 del Codice di procedura civile: l’automobilista, se si avvale di un avvocato, se lo paga da sé.

Perdi, e paghi l’avvocato. Vinci, e paghi l’avvocato. Ma come? Vinco e pago? Sì. Al massimo all’avvocato la controparte gli dà i soldi equivalenti alla multa.

Ecco lo strangolamento.

1) Prendi una multa di 100 euro.

2) Paghi 40 euro di tassa sul ricorso.

3) Ti avvali di un avvocato e al massimo, se vinci, la controparte gli dà 100 euro (il valore della multa).

Un regalo grosso come una casa ai Comuni: piangono sempre di fronte ai vari Esecutivi, ma in fatto di multe agli automobilisti se la ridono. Prima la tassa di 40 euro; ora l’avvocato non pagato.

Per fare ricorso, questo è il paradosso, devi essere ricco. Lo fai per una questione di principio. Ci smeni la tassa, i soldi dell’avvocato, il tempo perso, lo stress, il permesso lavorativo, le fotocopie, la burocrazia. Così i Comuni, nel 2012, insisteranno con ausiliari del traffico, autovelox, T-red, telecamere che impazziscono, multe pazze. Tutte sul filo del rasoio della legalità, della violazione della privacy. E tu muori strangolato. Se no, chi paga gli stipendi ai politicanti?

di Ezio Notte @ 14:07


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