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22 December 2015

Il sito www.lis.aci.it: poco utile

 

Nasce il sito degli incidenti

Nasce il sito degli incidenti

Nasce www.lis.aci.it, il portale realizzato dall’ACI, liberamente accessibile a tutti gli utenti, dedicato alla consultazione dei dati annuali relativi agli incidenti stradali e alla loro localizzazione sulla rete viaria principale. Nel nuovo portale ACI sono contenute due tipologie di dati: i dati statistici degli incidenti stradali consultabili a livello di unità amministrativa: Italia, Regioni, Province; i focus delle statistiche sulla rete viaria principale, cioè su autostrade (comprese tangenziali, raccordi, diramazioni e trafori), strade di interesse nazionale e tutte le strade regionali e provinciali precedentemente gestite dall’Anas. Ci sono tavole, grafici, tabelle. Menù a tendina. Sottosezioni.

Chi non sa niente di incidenti stradali, entrando in www.lis.aci.it si sente Alice nel paese delle meraviglie. È tutto colorato, strabiliante, corredato da linee blu e rosse che intersecano quelle gialle. Uno spettacolo fantasmagorico. Eccitante. Stimolante.

Peccato solo che serva a poco.

1) Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, un terzo dei sinistri è dovuto all’alcol. La strage per guida in stato alterato devasta l’umanità che gira in macchina (e pure quella che va a piedi). Ma dentro questo sito, www.lis.aci.it, così nelle statistiche ACI/Istat di fine anno, non c’è traccia di alcol o droga fra i fattori determinanti per gl’incidenti.

2) Al 22 dicembre 2015, ci sono i dati del 2014. Siamo indietro. Quando arriveranno le statistiche del 2015? A fine 2016. Viaggiamo in nettissimo ritardo. Così, chi deve operare per migliorare la sicurezza stradale, parte zoppo. Non ha numeri aggiornati. Non ha statistiche su alcol e droga. Va’, e sconfiggi il nemico, senza conoscerlo. Una parola.

3) I dati Aci sono quelli che risultano dai verbali di Polizia. Sentite qui: “L’informazione statistica sull’incidentalità stradale è raccolta dall’Istat mediante una rilevazione totale di tutti gli incidenti stradali verificatisi sul territorio nazionale che hanno causato lesioni alle persone (morti entro il trentesimo giorno o feriti)”. Bel colpo. Mancano i dati delle compagnie assicuratrici: gl’incidenti senza feriti o comunque senza l’intervento della Polizia. Un po’ come spiegare l’universo descrivendo solo il sistema solare.

4) Ci sono i dati delle Province. E della Polizia provinciale. Vorremmo capire: ma le Province sono morte, sì o no? E le Città metropolitane sono nate e cresciute o sono state strangolate subito?

5) “Per i dati provenienti dalla Polizia stradale e dai Carabinieri si è adottato un modello decentrato informatizzato su base nazionale: pertanto all’Istat vengono trasferiti, con cadenza trimestrale o mensile, tutti i dati degli incidenti stradali con lesione a persone verificatesi sul territorio nazionale rilevati dalla Polizia stradale o dai Carabinieri”: lo dice www.lis.aci.it. Fin qui, ok. “In Valle d’Aosta, Lazio, Abruzzo, Calabria (meno che nella provincia di Crotone), Sicilia e Sardegna si segue il modello standard informatizzato o cartaceo della rilevazione: pertanto i comandi delle Polizie Municipali o Locali trasmettono all’Istat i dati informatizzati o cartacei, poi l’Istat segue tutte le fasi dell’indagine”. Cartaceo? La carta nel 2015? E la digitalizzazione, l’informatizzazione, la modernizzazione? Ma io nel 2015 devono ancora fidarmi della carta?

6) Sentiamo: “Nella consultazione delle tabelle occorre tener presente che il grado di copertura territoriale della rilevazione e la precisione nella compilazione dei modelli può aver effetto sull’imputazione dei dati; si consiglia pertanto di valutare sempre con grande attenzione le differenze riscontrate di anno in anno su una medesima tratta stradale”. Questi benedetti dati sono attendibili, sì o no?

7) “In casi sporadici, accade che vi sia incompatibilità tra la strada di accadimento dell’incidente e la provincia dove l’incidente è stato rilevato. Non avendo sufficienti elementi per stabilire quale sia l’indicazione corretta, anche questi incidenti vengono classificati come ‘imprecisati’ e, pur essendo conteggiati una sola volta, questi eventi compaiono come imprecisati sia sulla strada che nella provincia (e, ovviamente, nella relativa Regione)”. Lo confesso. Questo è troppo. Non ci ho capito niente.

di Ezio Notte @ 21:26


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