La Carlucci, i politici e le microcar: esposizione mediatica garantita
Microcar e patenti: la sagra dei numeri
Gabriella Carlucci, presidente della commissione parlamentare Infanzia e adolescenza, ha un’idea per limitare gli incidenti che vedono le microcar protagoniste: “La proposta di legge da me presentata risponde alle pressanti sollecitazioni di numerose associazioni di consumatori e di genitori e consente di condurre quadricicli leggeri, le cosiddette minicar, unicamente dopo il conseguimento della patente di categoria A1 e quindi solo a partire dai 16 anni di età. Attualmente sono sufficienti 14 anni e un semplice certificato di idoneità alla guida di ciclomotori, il cosiddetto Cig”.
Tutto questo è meraviglioso. Così la Carlucci si becca le paginate sui quotidiani grazie alle microcar, proprio come i suoi colleghi politici. Seppure in buona fede, esattamente come altri onorevoli quando parlano di sicurezza stradale, la Carlucci dimentica un piccolo particolare: se c’è una legge che equipara le microcar ai cinquantini, e se i cinquantini possono guidarli i 14enni, io legislatore come faccio a imporre che le microcar vengano guidate solo da chi ha più di 16 anni?
Allora, o i cinquantini e le microcar vengono guidate solo da chi ha più di 16 anni, oppure quella distinzione non si può più fare.
Altra considerazione. Si vuole abbassare l’età minima per guidare l’auto: da 18 a 17 anni (16 è impossibile e lo spiegavamo qui). Ma se da una parte si intende abbassare l’età per i patentati B (la licenza per le auto), perché dall’altra si vuole alzare l’età per le microcar ed eventualmente per i cinquantini?
Questi politici faranno ammattire noi di Automobilista.it!