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11 February 2015

Lorenza Patruno, 10 anni di Auto Gest in difesa del danneggiato

Auto Gest di Lorenza Patruno: per i diritti dell'automobilista

Lorenza, da quanti anni esiste Auto Gest e qual è la mission della tua società?
“Auto Gest nasce il 28 febbraio 2005… quindi sta per compiere i suoi primi 10 anni e la sua mission è quella di tutelare i diritti dei danneggiati aiutandoli a ottenere il giusto risarcimento”

Infortunistica stradale. Due parole che danno luogo a equivoci. Molti pensano che voi entriate in gioco solo se qualcuno si fa male in un incidente stradale. In realtà, come stanno le cose?
“Il nostro studio è nato come infortunistica stradale, e ancora oggi il nostro core business rimane il mondo automotive. Ma, nel corso degli anni abbiamo maturato una conoscenza specifica nel campo del risarcimento in senso davvero generale. Accrescendo la nostra esperienza anche sotto il profilo giuridico; trattando quindi anche temi molto delicati e di spessore che riguardano aspetti non necessariamente legati agli incidenti stradali. Affrontiamo quindi i temi inerenti alla malasanità, alle errate diagnosi, macrolesioni importanti che possono cambiare la vita di chi subisce il danno e dei suoi familiari, fino ai casi mortali. Recentemente, in collaborazione con uno dei più grandi studi legali che opera nel settore a livello nazionale e internazionale, con il quale abbiamo una collaborazione ormai decennale, stiamo lavorando al caso del Norman Atlantic, quindi come vedi si spazia davvero nei campi più disparati”.

Recupero danni. Che cosa si intende esattamente?
“Proprio in virtù della molteplicità delle casistiche che ci si trova ad affrontare, per il nostro studio recuperare un danno vuol dire tutelare gli interessi del nostro assistito. Per qualsiasi ragione esso si sia rivolto a noi, per fargli ottenere il suo giusto risarcimento. Questa è la mission che chiunque lavora per Auto Gest, deve assolutamente sposare”.

Valutazione danni: materia che scotta. Come si fa ad arrivare a un punto d’incontro con le Assicurazioni?
“Sì, materia davvero scottante. Il punto d’incontro sarà sempre più difficile da trovare. I rapporti che nel tempo abbiamo creato ci permettono al momento di avere un dialogo abbastanza collaborativo con le Compagnie. Ma sono certa che sarà un lavoro sempre più difficile al quale bisogna necessariamente rispondere con una linea operativa il più possibile uniforme. Per quanto riguarda i danni materiali le carrozzerie dovranno a mio avviso pensare di modificare il loro attuale approccio alla trattativa dei sinistri, cercando di centralizzarne la gestione con studi che operino in uniformità. Fino a quando ognuno guarderà al proprio orticello, sarà sempre più difficile vantare i propri diritti. Il lavoro invece di centralizzazione non potrà che favorire la loro posizione, valorizzando la loro figura imprenditoriale. Sarà sempre più importante curare il lavoro di documentazione dei danni, anche per quanto attiene alla trasparenza, curando i dettagli  e applicando i costi correttamente studiati in linea alla propria struttura. La stessa cosa vale per i danni fisici. Oggi, le microlesioni sono molto contestate dalle Compagnie: per vedersi riconoscere il giusto risarcimento, bisogna documentare tutto con molta cura. Sono pratiche spesso antieconomiche per chi deve gestirle: dietro a una pratica apparentemente semplice, si cela una burocrazia molto fitta. Ma il nostro studio ha deciso di continuare a gestirle per dare appoggio ai clienti che diversamente potrebbero incontrare molteplici difficoltà”.

Rc auto e altre polizze assicurative: roba così complessa che l’automobilista medio ci perde la testa. Ecco il guaio: l’utente capisce che è meglio affidarsi a un esperto?
“Le polizze assicurative sono diventate argomenti solo per menti aguzze. È più facile risolvere il più difficile dei Sudoku piuttosto che cimentarsi nella lettura di un contratto assicurativo. Le polizze sono sempre più contorte e insidiose, e purtroppo le spiegazioni che vengono fornite ai clienti sono sempre molto esigue. Oggi, l’assicurato è allettato più dal risparmio che dalla qualità del servizio. Visti i tempi, la sua visione è abbastanza comprensibile. Il problema è che solo in seguito a un evento dannoso, si rende conto delle criticità del contratto stipulato: e il risparmio inizialmente ottenuto svanisce al primo sinistro. Quindi, l’utente si rende conto di avere bisogno di rivolgersi a un esperto, ma spesso solo dopo essere stato fregato. Il consiglio che mi sento di dare: fare sempre controllare da un esperto il contratto, prima di firmarlo, per prendere una corretta visione di quelli che sono i limiti imposti e soprattutto per analizzare le insidie che spesso si celano dietro a pagine e pagine scritte fitte fitte”.

Previsioni per il 2015: le Assicurazioni nel 2014 hanno fatto affari d’oro nel ramo Rca. Saranno più larghe di manica nei risarcimenti?
“Che le Compagnie abbiano fatto affari d’oro nel ramo Rca credo si assolutamente indiscutibile. Ma, per quanto io sia sempre proiettata verso una visione ottimistica, in questa circostanza mi viene davvero difficile pensare alle Compagnie in maniera diciamo… parsimoniosa. Il 2015 sarà un anno di grande difficoltà. Temo che la selezione sarà davvero molto dura. Le Compagnie continueranno a pensare ai loro business. Invece, il carrozziere e il danneggiato dovranno farsi sempre più tutelare da esperti del settore. Non è più tempo delle improvvisazioni, non è più il tempo del fai da te. Lavoriamo in un mondo difficile, in un periodo difficile, dove non ci si può più permettere l’approssimazione”.

di Ezio Notte @ 14:04


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