3 October 2009
Auto: senza incentivi, sono guai
C’era una volta il programma di incentivi “cash for clunkers”: denaro per catorci da sbattere nel gabinetto. In America, se rottamavi un’auto e ne compravi una a basso impatto ambientale, potevi spendere molto meno rispetto al listino originario. È stato invertito il trend negativo che durava dall’ottobre del 2007. In agosto s’è registrato un +1% rispetto allo stesso mese del 2008: nel computo dei quasi 1,3 milioni di veicoli venduti, dovete inserire sia auto sia truck (pick-up, Suv e monovolume).
Chi parla di risultato modesto non ci capisce granché di economia: se arrivi a un +1% mentre tutti crepano, allora hai ottenuto un risultato eccezionale.
Il fatto è che il programma di sostegno del Governo Obama è terminato il 24 agosto scorso. Dramma: a settembre 2009, -26% sullo stesso mese del 2008. Con i dipendenti delle Case che tremano: i primi a pagare sono loro.
Il dato deve rappresentare un campanello d’allarme per il nostro Esecutivo e, in generale, per tutti i Governi europei, che hanno aiutato il settore auto nel 2009 con incentivi di vario genere. Adesso, si discute se rinnovarli oppure no. Eppure, ci sono due buone ragioni perché tre signori si convincano a concedere i bonus: il premier Berlusconi, il ministro dello Sviluppo economico Scajola e quello delle Finanze Tremonti, che mettiamo in neretto perché pensiamo sia la vera chiave per il sì agli aiuti statali.
a) La tutela dei posti di lavoro, di Fiat soprattutto e dell’indotto.
b) Il miglioramento della qualità dell’aria e della sicurezza stradale: meno catorci in giro uguale meno smog e meno incidenti, visto che le auto nuove hanno emissioni inquinanti inferiori e sono più sicure, grazie alla tecnologia.
Tuttavia, noi di Automobilista.it saremmo propensi a incentivi forti per auto che inquinano pochissimo, specie quelle a metano e ibride: ecco dove possono migliorare i bonus rispetto a quelli del 2008.
E voi, siete pro o contro i bonus di Governo?
di Ezio Notte @ 17:13
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Io direi che più in generale, se davvero vogliamo migliorare aria e qualità della vita, dobbiamo cominciare davvero a limitare l’uso dell’auto, invece che incentivarlo. Soprattutto nelle grandi città.
Più auto in giro significa più traffico e non dimentichiamoci l’inquinamento acustico e le polveri – forse di pari pericolosità a quelle sottili – che si sprigionano da freni e pneumatici.
Per non parlare della sicurezza: è più pericoloso andare da roma a milano in eurostar oppure percorrere la a1?
Ci vogliono i trasporti pubblici, diffusi capillarmente e che funzionino. A Parigi alcune famiglie l’auto non la comprano neanche, perchè non ne hanno mai sentito il bisogno. E l’auto diventi pure un mezzo per il tempo libero da trascorrere fuori città.
Comment by Davide — 8 October 2009 @ 09:41