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18 February 2010

Risarcimento Rc auto: senza un consulente in infortunistica non vai da nessuna parte

Incidenti e rimborsi: guai italiani

Incidenti e rimborsi: guai italiani

Nel settore Rca, è in atto guerra, di cui i mass media tradizionali non vi danno conto, troppo presi a fare copia e incolla dei comunicati stampa. Da una parte ci sono molti pezzi grossi delle Assicurazioni, che vogliono levarsi dai piedi, una volta per tutte, i consulenti in infortunistica stradale. Ossia professionisti che aiutano (facendosi ovviamente pagare) chi ha subìto un incidente, specie se in ballo ci sono danni d’un certo peso (in particolar modo lesioni fisiche). Dall’altra, i consulenti d’infortunistica stessi, che combattono contro diverse lobby di potere. E che già l’indennizzo diretto (da febbraio 2007 il rimborso avviene direttamente dalla propria Assicurazione) ha tentato di mettere in un angolo: se è la Compagnia ad aiutarti a prendere i soldi, un perito terzo non serve…

Ma di recente sono cambiati due scenari.

a) La Corte costituzionale ha detto che l’indennizzo diretto è facoltativo. Mazzata numero uno per diverse Assicurazioni.

b) Numerosi automobilisti non sono rimasti granché soddisfatti del comportamento di certe Assicurazioni, che risarciscono in fretta e furia il cliente, con somme però che lasciano un po’ l’amaro in bocca. Quindi, si fa largo l’idea che un consulente in infortunistica, che ti tuteli davvero, serva eccome.

Così le Compagnie fiutano il pericolo, e tentano di mettere fuori gioco quei loschi figuri di consulenti in infortunistica. Chiedendo al Governo, magari, una leggina che li escluda definitivamente. Il motivo? I periti farebbero lievitare i costi dei sinistri, e di conseguenza le Rc auto.

Mah… a noi di Automobilista.it sembra tanto una scusa bell’e buona per avere campo libero: decido io come, quando e in che misura dare i risarcimenti. Che ne pensate?

foto flickr.com/photos/thraxil

di Ezio Notte @ 22:31


14 Comments

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QUI 14 Commenti

  1. forse è una soluzione banale, ma non sarebbe più semplice effettivamente creare una tabella matematica di valutazione dei danni, magari molto dettagliata ed approvata sia dai consumatori che dalle assicurazioni che garantisca un pò entrambi? capisco il punto di vista di chi vuole essere risarcito, anche se non è giusto che piccole ammaccature poi vengano risarcite con rimborsi enormi, un pò più di equità farebbe bene ad entrambe le parti e magari effettivamente abbasserebbe i costi dell’assicurazione che almeno al sud sono oltraggiosi! un consulente può servire ma se poi divenissero come gli avvocati avvoltoi americani sarebbe veramente peggio…

    Comment by Sara — 19 February 2010 @ 10:29

  2. chi ci ragiona un attimo capisce quanto siano inesatte certe dichiarazioni.
    Mi chiedo per assurdo:ma se una persona si fa assistere da un consulente che chiede danni maggiori perche’ poi vengono pagati? Risposta : Perche’ effettivamente il danno pagato dalla compagnia non era adeguato o sbaglio? Non perche’ si chiede una cosa bisogna darla, pero’ se provata non vedo quale sia il problema.
    Vi rendete conto di quanto e’ arzigogolata la procedura di indennizzo diretto o no? E’ una procedura balorda pensata da persone che sono solo dietro una scrivania e che controllano numeri, ignorando la realta’
    Ultima domanda : perche’ una persona che si trova in prima classe di merito alla scadenza annuale del contratto invece di trovare una diminuzione del premio trova un aumento sistematico? Perche’ l’assicurato virtuoso e’ paragonato al soggetto che causa sinistri? Dove sono le perdite delle compagnie se aumentano indifferentemente tutte le polizze anche quelle che non portano perdite?
    Queste sono le risposte da dare ai cittadini e non aria fritta che si sente tutti i giorni dal saputello di turno.

    Pensateci, e riflettete

    Comment by felice pastore — 19 February 2010 @ 12:31

  3. […] Risarcimento Rc auto: senza un consulente in infortunistica non vai da nessuna parte […]

    Pingback by at Indennizzo diretto - Il grande inganno? — 19 February 2010 @ 17:20

  4. I consulenti d’infortunistica in tutta l’Italia, o almeno quelli regolari, con esperienza, motivati, che si aggiornano, partecipano ai convegni, quelli con partita IVA, con polizza assicurativa per la responsabilità professionale, in fin dei conti, in tutta l’Italia, è un numero veramente eseguo, ed anche a volerci infilare quelli meno professionali, siamo sempre a livelli numerici bassi, non più di 6000 persone. Invece il numero degli avvocati attivi nel settore, è un numero veramente impressionante. Che fastidio possono dare questo esiguo numero di consulenti in infortunistica o patrocinatori stragiudiziali, a chi possono far paura? Sono così bravi a far scucire ciò che le compagnie “dimenticano di risarcire”, da mandare in crak “le povere compagnie” defraudate degli oboli che di tanto in tanto concedono? Ma siamo seri! Evidentemente c’è in atto qualcos’altro, forse perchè al Governo, la maggior parte sono avvocati? Forse perchè il lavoro è tangibilmente diminuito? Forse perchè gira meno denaro liquido?

    Comment by Il Nibbio — 19 February 2010 @ 18:20

  5. Non concorda affatto il commento di Sara che mi sembra molto di parte. Giustissima l’osservazione di Felice Pastore che rileva il fatto che se in fondo le Compagnie di Assicurazione corrispondono quanto richiesto dai consulenti di Infortunistica, qualche servizio utile all’assicurato/danneggiato, lo rendono.
    Un piccolo dato su tutti, sempre per non parlare costantemente e solo di sinistri stradali……le compagnie si metteno in tasca ogni anno, € 50.000, che per me non sono bruscolini, per risarcimenti, da parte del datore di lavoro, non richiesti! Visto che si tenta di additare i consulenti di infortunistica come persone “assetate di
    sangue”, forse è il caso di dare un nome al comportamento delle Assicurazioni che si gardano bene da fornire indicazioni, agli aventi diritto, per recuperare somme da un danno subito.

    Comment by Glauco50 — 19 February 2010 @ 18:48

  6. Come si fa ad andare dal debitore senza assistenza? I consuleti sono indispensabili.

    Comment by Giuseppe — 20 February 2010 @ 09:37

  7. Come si fa ad andare dal debitore senza assistenza? Il consulente è indispensabile.

    Comment by Giuseppe — 20 February 2010 @ 09:48

  8. Il sig. MARCHIONNI FAUSTO (alias Saladino, che vuol dire: il Sovrano Vittorioso) ha dichiarato in pubblico:
    <>
    (MMMM….. SISTEMA, SISTEMA, SISTEMA…. MA VUOI VEDERE CHE NEL DICHIARARE IN PUBBLICO TALE <>, HA COMMESSO UN QUALCOSA DI PENALMENTE RILEVANTE? ndr)
    I consulenti d’infortunistica in tutta l’Italia, o almeno quelli regolari, con esperienza, motivati, che si aggiornano, partecipano ai convegni, quelli con partita IVA, con polizza assicurativa per la responsabilità professionale, in fin dei conti, in tutta l’Italia, è un numero veramente eseguo, ed anche a volerci infilare quelli meno professionali, siamo sempre a livelli numerici bassi, non più di 6000 persone. Invece il numero degli avvocati attivi nel settore, è un numero veramente impressionante. Che fastidio possono dare questo esiguo numero di consulenti in infortunistica o patrocinatori stragiudiziali, a chi possono far paura? Sono così bravi a far scucire ciò che le compagnie “dimenticano di risarcire”, da mandare in crak “le povere compagnie” defraudate degli oboli che di tanto in tanto concedono? Forse perchè sono più attivi ed aggressivi professionalmente e sposano in modo più permeante i diritti violati? Forse perchè i patrocinatori stragiudiziali, quasi sempre tecnici, hanno una visione del danno più olistico e tridimensionale, rispetto agli avvocati? Forse perchè sono talmente esperti, che non tanto facilmente si lasciano passare la mosca da sotto il naso, e battono sempre cassa nel DIRITTO e per il DIRITTO? Ma siamo seri! Evidentemente c’è in atto qualcos’altro, forse perchè al Governo, la maggior parte sono avvocati? Forse perchè il lavoro è tangibilmente diminuito? Forse perchè gira meno denaro liquido?

    Comment by Il Nibbio — 20 February 2010 @ 15:08

  9. […] ore fa, abbiamo scritto un post sull’importanza dei consulenti in infortunistica, specie in un periodaccio maledetto come questo, […]

    Pingback by Consulenti in infortunistica, se il commento ci aiuta | Automobilista.it — 20 February 2010 @ 21:49

  10. Beh di parte non dire, non lavoro nè per le assicurazione nè per altri settori simili, anzi anche se sono donna vivendo in provincia di napoli, pur non avendo mai avuto incidenti, avendo più di 25 anni e possedendo la patente da quando ne avevo 18 devo pagare cifre spropositate per un’assicurazione assurda senza nessun motivo per cui non ho proprio ragione di essere di parte, ma nemmeno possiamo sempre dirci virtuosi, ce ne sono tanti che inun modo o nell’altro “imbrogliano” le assicurazioni… in parte se in campania ci troviamo in questa situazione è proprio per questo… è vero che non bisogna fare di tutta erba un fascio, molte volte sono proprio le assicurazioni che ci marciano, io propongo solo un pò di equilibrio da entrambe le parti, come succede nei paesi civilizzati

    Comment by Sara — 22 February 2010 @ 10:40

  11. …e l’Antitrust che fa? …o per agire ha forse bisogno della denuncia di qualcuno, o è veramente una autority che vigila ed agisce in forma totalmente autonoma? Mandiamo le Iene per farglielo notare?
    Meglio una autority europea, unica, indivisibile, in stretto collegamento con la magistratura, con ampi poteri ispettivi ed operarativi, come la FDA americana (U.S. Food and Drug Administration), e le nostre DIA e la DDA. E’ imperativo che nasca l’Agenzia Antifrode per gli utenti-cittadini europei-consumatori-assicurati-danneggiati. E’ assurdo che, chi per legge o per statuto, dovrebbe difendere e curare gli interessi dei cittadini, della collettività, prenda soldi e benefit, sia in forma diretta che indiretta, dalle vive mani, di chi dev’essere combattuto, al fine di ristabilire la legalità e la sovranità.
    E’ come se un Carabiniere, un Magistrato, venisse pagato dalla criminalità organizzata (la è anche quella, che veste in doppio petto e cravatta ed opera in Borsa), per depistare o mettere in atto le proverbiali e sempre efficai “Facite ammuina” (era il grido con il quale i capitani annunciavano alla ciurma, la visita del re borbone, o di altra importante personalità sulla nave. Alla fatidica “parola d’ ordine”, i marinai scattavano e cominciavano a muoversi, a scambiarsi le posizioni, a dare insomma, l’idea di una attività inesistente e soprattutto, inutile e tutto ciò per simulare un fervente lavoro. Oppure quella più sofisticata “ammoine”, è quella di chi deve fare spostare l’attenzione dei Media, e di noi poveri …oni, servi della gleba (così come siamo stati definiti in pubblico dalla più alta autorità del Governo italiano), verso un’altra qualsiasi, che non sia la gravissima turbativa). Ogni tanto qualche mosca bianca della Pubblica Autorità (sia in divisa che senza divisa), quando ha accennato a far luce, subito è stato spostato in altra sede (ovviamente molto disagiata), o è stato decorato di un qualcosa e spostato in altri uffici di prestigio (da dove non può più dare fastidio), o nel peggiori dei casi è improvvisamente è morto (o fisicamente o socialmente o ancor peggio, in entrambi in modi).

    Comment by Il Nibbio — 22 February 2010 @ 20:56

  12. […] la teoria in materia di indennizzo diretto. Quella strombazzata dai mass media. È tutto quanto fa spettacolo: la tua Assicurazione che ti […]

    Pingback by Indennizzo diretto: tra fantasie mediatiche e realtà quotidiane | Automobilista.it — 23 February 2010 @ 00:07

  13. […] Ecco allora i primi dubbi e rimorsi: cavolo, avrei fatto meglio a chiedere a un avvocato o a un esperto di infortunistica stradale di assistermi contro la mia Assicurazione, sin dall’inizio. Lui sì […]

    Pingback by Risarcimento delle lesioni fisiche: quanto tempo ci hanno messo le Assicurazioni a pagarvi? | Automobilista.it — 14 March 2010 @ 20:11

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