it.motor1.com

17 July 2016

Fusione ACI con Motorizzazione: una grana pesante per Renzi

 

confusione-1

ACI? Renzi segna la via: per di qua

Da quando Renzi s’è insediato, ha promesso che avrebbe messo mano alla questione archivi auto. In sostanza, ha affrontato a parole la contemporanea presenza del Pubblico Registro Automobilistico (gestito dall’Automobile Club d’Italia) e della Motorizzazione (ministero dei Trasporti). Ha più volte promesso una fusione. O un accorpamento. Mai avvenuti. C’è un cavillo di una legge, non attuato. Anche perché è scritto in ostrogoto e nessuno sa che cosa voglia dire. Questo fa parte della strategia dell’annuncio di Renzi. Spalleggiato dai tg: spara il comunicato, la news viene ripresa in modo superficiale in tv, e il gioco è fatto. Però adesso siamo alla resa dei conti, e ACI Informatica si fa sentire.

Il 14 luglio, c’è stato un incontro al ministero per la Semplificazione e della Pubblica amministrazione. E si è svolto il presidio dei lavoratori ACI Informatica presso quel ministero in merito al decreto legislativo previsto dall’art. 8 comma 1 lettera D) della legge 124/2015 volta alla riduzione degli oneri finanziari e burocratici a carico dei cittadini. Questo passa anche attraverso il trasferimento delle funzioni svolte dal Pubblico Registro Automobilistico al ministero dei Trasporti, previa valutazione della sostenibilità organizzativa e economica.

Nel corso del presidio una delegazione dei lavoratori di ACI Informatica è stata ricevuta dal vicecapo di gabinetto, Francesco Rana. Il quale ha dichiarato che la recente approvazione della norma di proroga dei termini per l’emanazione dei decreti relativi all’art. 8 della legge 124/2015, da agosto 2016 a febbraio 2017, permette di affrontare con minore urgenza la definizione del provvedimento legislativo.

Nel corso dell’incontro Rana, su richiesta della delegazione dei lavoratori, ha precisato che attualmente è in corso il confronto fra il ministero della Pubblica amministrazione e il ministero dei Trasporti sulla base di varie ipotesi di decreto predisposte dallo stesso ministero. Dopo che sarà stato predisposto un testo condiviso, lo stesso verrà portato all’attenzione degli altri soggetti istituzionali interessati e quindi alla valutazione del Governo nella sua interezza prima dell’approvazione dello schema di decreto in Consiglio dei ministri. Rana ha dichiarato che le indicazioni del ministro per la Semplificazione nella predisposizione del provvedimento sono di ridurre gli oneri per i cittadini e salvaguardare gli attuali livelli occupazionali.

Insomma, si farà qualcosa. Non si sa cosa. Nessuno lo sa. Ovvio: la legge allude, non dice. Le norme sono soggette a mille interpretazioni. Legittima la preoccupazione dei lavoratori, di fronte alla nebbia legislativa. Che metterebbe inquietudine a chiunque.

Su richiesta della delegazione dei lavoratori, Rana ha dichiarato che nei prossimi giorni, dopo le opportune verifiche, darà conferma della disponibilità del ministero a confrontarsi con le rappresentanze aziendali dei lavoratori prima dell’approvazione in Consiglio dei ministri dello schema di decreto.

Resta una considerazione. Che è ben nota a Renzi, al Governo, al ministero per la Semplificazione e pure ai sindacati. Per semplificare una cosa intricata servirebbe un Governo che fa e dice cose semplici. Invece, il Governo tende a rendere ancora più complicata una situazione confusa e disordinata. Senza chiarire quale sia il vero obiettivo. Senza parlare di tutela dei posti di lavoro. Una bella grana per Renzi. Vedremo se se la caverà con un paio di battute da passare ai tg. Magari come fece a suo tempo con la guida senza patente: vedi un po’ qui

di Ezio Notte @ 23:31


No Comments

È possibile seguire tutte le risposte a questo articolo tramite il feed RSS 2.0.


QUI Nessun Commento

Per ora ancora nessun commento.

RSS feed dei Commenti su questo post.



Ci scusiamo, i commenti sono al momento chiusi.