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13 November 2016

Il Governo Renzi abolisce il bollo? Macché. Sentite il Pd: alla revisione, non passi se non l’hai pagato

La revisione che controlla il bollo auto

La revisione che controlla il bollo auto

Fra i punti del programma del Governo Renzi c’erano l’accorpamento ACI-Motorizzazione, la rimodulazione dell’IPT per renderla proporzionale al valore del veicolo, la morte delle Province. Oggi, non c’è nessun accorpamento ACI-Motorizzazione, l’IPT è sempre lì a sbranare l’automobilista e a incidere negativamente sulle vendite delle auto, le Province sono più vive che mai: prova ne sia il fatto che, dopo il crollo del ponte a Lecco sulla testa di un automobilista (morto sul colpo), le Province sono state protagoniste assolute della scena, con un battibecco contro l’Anas degno del Quarto Mondo. Ma non è tutto. Il vero disastro si chiama bollo auto. Ossia quella tassa che si pappano le Regioni. Soldi che finiscono chissà dove, viste le casse disastrate delle Regioni.

1) Il superbollo del Governo Monti è sempre lì. A uccidere il mercato delle auto potenti.

2) Il bollo non è stato rivisto in nessun senso. Alla faccia delle voci per le quali Renzi pensava a un’abolizione del balzello.

3) È anzi arrivato il bollo per le auto over 20 e under 30 anni. Una mossa che devasta il mercato delle auto storiche.

4) Basta? No. Adesso, il progetto del Partito democratico (quello di Renzi) è dare un enorme vantaggio alle Regioni. Se non paghi il bollo auto e vai a fare la revisione periodica obbligatoria delle vettura, controllano i pagamenti del bollo. Se risulta che non ha pagato qualche vecchio bollo, non passi la revisione. Così, non circoli. Una sorta di ganasce fiscali. Sta tutto scritto in un emendamento del Partito democratico alla Legge Stabilità.

Premessa: le tasse si pagano tutte, fino all’ultimo centesimo. Ma non si capisce perché il Partito democratico di Renzi debba aiutare le Regioni. E perché il Pd debba fornire uno strumento così tremendamente coercitivo alle Regioni. Se l’automobilista non ha pagato, è la Regione che se la sbrigherà con il cittadino. Il contenzioso, la controversia, è roba a due: contribuente contro Regione. Questa ciambella di salvataggio a enti che sono tutto fuorché virtuosi è roba da Repubblica delle banane. E poi: perché bloccarmi la revisione e impedirmi di circolare? Manca poco che si passi al penale. Se c’è evasione fiscale, ossia se il contribuente furbetto non paga, la Regione deve intervenire coi propri strumenti. La Regione non è capace? Allora magari è il caso di far fare alle Regioni la stessa fine che dovrebbero fare da anni le Province.

Qui si va indietro. Anziché sopprimere le Province e far sì che le Regioni siano indipendenti e camminino con le proprie gambettine, il Pd di Renzi si allea alle Regioni. Si dovrebbero cercare forme intelligenti per stangare chi sgarra: Regione contro contribuente evasore, oppure la formula del pagare in base all’uso. Più guidi, più paghi. Con la benzina. Con le accise. Una formula che proietta nel futuro, per uno Stato moderno. Che spinge le Regioni a darsi una mossa per combattere l’evasione fiscale, a ridurre i costi della politica. Che triste retromarcia.

Non è nemmeno piacevole la formula della delazione. L’officina che segnala se l’auto da revisione è in regola con la revisione. Senza contare che ci sarebbe da stroncare un’altra stortura, ben più grave: le revisioni farlocche. Il Pd di Renzi solleva le istituzioni preposte ai controlli: io contribuente pago la Regione affinché questa stani gli evasori. I politici delle Regioni vanno responsabilizzati. Ci deve pensare la Regione, divenendo efficiente e veloce nel combattere chi non paga. 

di Ezio Notte @ 14:51


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