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24 July 2016

Incidenti Italia 2015: grandi Comuni, grandi sciagure

 

Incidenti in città: disastro

Incidenti in città: disastro

L’Istat rende disponibili i dati provvisori sugli incidenti stradali completi anche delle informazioni su categoria della strada e caratteristiche degli utenti coinvolti. Nel 2015, si sono verificati in Italia 173.892 incidenti stradali con lesioni a persone, che hanno provocato 3.419 vittime (morti entro il 30° giorno) e 246.050 feriti.  Per la prima volta dal 2001 cresce il numero di vittime (+38, pari a +1,1%). Gli incidenti registrano invece una flessione dell’1,8% e i feriti del 2,0% Sull’aumento del numero di vittime in Italia pesa l’incremento registrato su autostrade (comprensive di tangenziali e raccordi autostradali) e strade extraurbane (305 e 1.619 morti; +6,3% e +1,9% sull’anno precedente). Una lieve flessione si registra, di contro, sulle strade urbane (1.495 morti; -0,7%), dopo la crescita del 5,4% tra il 2013 e il 2014. Fanno eccezione i grandi Comuni, per i quali, nel complesso, il numero di morti nell’abitato aumenta dell’8,6%.

Facciamo i nomi: i grandi Comuni selezionati, in ordine di posizione geografica, sono Torino, Milano, Verona, Venezia, Trieste, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Messina, Catania. Gli incidenti stradali in tali aree rappresentano, nel 2015, il 25,6% del totale in Italia (44.572), le vittime sono il 12,9%.

Anche il tasso di mortalità stradale, per il complesso dei grandi comuni, sale da 4,1 a 4,5 morti per 100 mila abitanti, valore comunque più contenuto rispetto alla media nazionale di 5,6.

Rispetto all’anno 2010 il numero di decessi nei grandi Comuni, punto di riferimento per l’obiettivo europeo 2020, è sceso nel 2015 del 16,3% (in media Italia -16,9%), contro il -25% registrato nel 2014. Le vittime sulle strade urbane dei grandi Comuni rappresentano il 23,6% del totale in Italia per la stessa categoria di strada, mentre quelle sulle strade extraurbane sono il 4,5% (nel 2014 rispettivamente 21,5% e 3,8%).

Quindi, per l’Istat, il 2015 è un “anno nero” per la sicurezza stradale nei grandi Comuni italiani. Ma c’è di più. Vediamo quali multe vanno forte in città. Sanzioni per la “disciplina dell’arresto, della fermata e della sosta fuori e dentro i centri abitati”, in base agli articoli 157-158 del Codice della Strada (come le strisce blu, in centro e in periferia). Attenzione: 3,2 milioni di verbali per divieto di sosta!

Caspita, che politica intelligente di prevenzione dei sinistri. Che dispiego di forze per beccare chi guida ubriaco e drogato. Che burocrazia illuminata. I nostri politici locali hanno a cuore la sicurezza stradale. Grandi Comuni, ma politici piccini piccini.

di Ezio Notte @ 16:57


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