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10 July 2016

Multe dei Comuni: ingiunzione fiscale a casa tua, addio Equitalia

 

Caccia grossa ai tuoi soldi

Caccia grossa ai tuoi soldi

Ricevi una multa per eccesso di velocità, ingresso in una ZTL o altro: è il Comune che ti ha inviato a casa la busta verde con la sorpresina. Si viaggia attorno al miliardo e mezzo di euro l’anno di verbali appioppati dai Comuni italiani a te e ai tuoi amici automobilisti e motociclisti. Accanto al Comune, se tu non pagavi, c’era Equitalia, che ti faceva avere a casa la cartella esattoriale. Per legge, Equitalia già da tempo immemore non dovrebbe più essere accanto ai Comuni, che però hanno goduto di innumerevoli rimandi: morale, Equitalia dal 1° gennaio 2017 non aiuterà più i Comuni. Ma allora, i sindaci come faranno ad avere i vostri soldi?

I Comuni dovranno provvedere alla riscossione coattiva tramite ingiunzione fiscale. Faranno da sé (il sindaco nominerà i riscossori) o si appoggeranno a società esterne. Attenti, con l’ingiunzione, se non pagate entro una certa data (30 giorni), il Comune procederà all’esecuzione forzata.

Le cose sono semplici: i Comuni sono pachidermi se si tratta di risolvere problemi portati alla luce dai cittadini (inefficienze, buche stradali, incroci pericolosi, assenza di parcheggi gratuiti, barriere architettoniche). Ma quando sarà la volta di riscuotere i vostri quattrini, è molto probabile che si organizzino per bene, con una struttura snella e con procedure rapide. Da rendere inattaccabili.

Dopo la predisposizione del verbale di contestazione, l’organo di polizia amministrativa procedente (decorsi termini di legge senza pagamento spontaneo o presentazione di scritti difensivi) trasmette il rapporto all’autorità amministrativa. Questo, all’esito di una sua valutazione anche conseguente alla presentazione di scritti difensivi, emette ordinanza-ingiunzione che, se non impugnata nei modi di legge, acquista efficacia di titolo esecutivo per un importo pari a quello indicato nello stesso provvedimento, comprensivo delle spese di notificazione e di accertamento.

Dopodiché, si apriranno contenziosi tremendi. D’altronde, è lecito attenderselo: basti pensare a come gli Enti locali utilizzano in modo improprio gli autovelox, a come calpestano il Codice della Strada in materia di strisce blu. In teoria, l’affidamento del servizio di riscossione a tali soggetti terzi, diversi dagli organi del Comune, non può comportare oneri aggiuntivi per il contribuente: non possono essere scaricate su di voi (destinatari dell’ingiunzione) le somme necessarie per il mantenimento e il pagamento dei soggetti terzi. Ma vedremo quanti Comuni osserveranno le regole.

In quanto agli interessi da pagare, intravediamo scenari inquietanti. La Cassazione però, con la sentenza 3701 del 16 febbraio 2007 della seconda sezione civile, ha stabilito che, in caso di mancato pagamento di una multa stradale (o di mancato ricorso), il verbale costituisce titolo esecutivo per la riscossione di una somma pari alla metà del massimo edittale oltre alle spese del procedimento. Ma senza l’applicazione di nessun tasso di interesse. Secondo voi, i Comuni seguiranno l’orientamento (vincolante) della Cassazione?

Un altro problema riguarderà il tipo di notifica del provvedimento: i Comuni rispetteranno le procedure e le tempistiche? Tutti hanno ben presente cosa accade oggi con le notifiche delle multe: dovrebbero avvenire entro 90 giorni dall’infrazione, e invece i Comuni si prendono tutto il tempo che vogliono. Non osiamo immaginare che caos verrà fuori con le ingiunzioni di pagamento, ora che Equitalia abbandonerà i Comuni al loro destino.

Non paghi nonostante l’ingiunzione fiscale? Sono in arrivo i pignoramenti: addio auto, moto o altri beni mobili. Ne vedremo delle belle. Magari agiranno direttamente sulla busta paga, sullo stipendio.

di Ezio Notte @ 08:30


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